miércoles, 20 de julio de 2011

È lo Spirito d'Amore a spingere i santi a fare delle opere di misericorida soprannaturali




I santi dimostrano, con le sue opere, di agire mossi da un amore sopraumano,soprannaturale.

Le sue opere di misericordia non si spiegano con le forze umane. Anzi, sono impossibili di farle con le forze umane. Non sono mossi da un amore umano perché l’amore umano, da solo, anche quello più grande, è amore egoistico, imperfetto, e non permette di fare queste opere.

Il principio che muove ai santi non è umano: agiscono attraverso un principio di vita nuovo, diverso al principio di vita meramente umano, della natura umana.

Che cosa è questo principio di vita nuovo, soprannaturale, il che capacita ed spinge i santi, i martiri, ad agire in maniera soprannaturale?

Questo principio di vita nuovo, soprannaturale, che spinge i santi a realizzare opere sopraumane, è la caritas divina, l’amore divino, lo Spirito Santo, effuso nel battesimo e nei sacramenti, presente personalmente nell’anima mediante la grazia santificante.

La grazia santificante, comunicata dai sacramenti, è la vita di Dio effusa sull’anima, la quale capacita l’anima ad essere dimora della Caritas Increata, lo Spirito Santo. È come l’aurora, la quale non essendo ancora il sole, porta in sé la luce del sole che toglie le tenebre e da passo alla luce del sole.

La grazia santificante è come un raggio di luce divina che, trasmettendo all’anima la vita divina, fa sì che spariscano le tenebre del peccato nelle quali quest’anima si trova avvolta, e da passo, non soltanto alla luce divina, ma a Dio Uno e Trino stesso e al suo Spirito d’amore.

I santi conservano come un tesoro prezioso questa inabitazione dello Spirito Santo nelle loro anime, ed è questo Spirito d’Amore a spingere i santi a fare delle opere di misericordia, di carità soprannaturale.

Dobbiamo imitare i santi nella loro pratica e frequenza dei sacramenti, fonti di vita e di amore soprannaturale che spinge l’uomo a fare le opere di Dio.