domingo, 27 de febrero de 2011

Eucaristia, Pane di Vita eterna


L’Eucaristia è il Pane di Vita eterna, perché non è uno pane materiale, ma corpo e sangue di Cristo, Dio eterno (cfr. Mc 11, 27-33). I farisei si scandalizzano a causa delle parole di Gesù, perché non capiscono la Parola di Dio. Rifiutano Gesù come Dio e credono che ciò che Gesù dice si riferisce al corpo e sangue di Gesù non ancora glorificati. Una visione puramente umana mai può raggiungere il mistero dell’Eucaristia.

Ma Gesù parla da Dio e come Dio sa che Lui lascerà il suo corpo e il suo sangue glorificati come cibo di vita eterna.

Quando Gesù parla di mangiare e bere il suo corpo e il suo sangue, fa riferimento all’Eucaristia, alla Messa: “Se non bevete… se non mangiate”: corpo e sangue di Gesù, presenti sotto l’apparenza del pane e del vino, sono la vita di Dio comunicataci a noi.

Quando Gesù parla con i giudei e i farisei, ha in mente la celebrazione della Messa, l’Eucaristia, che è il suo corpo e il suo sangue colmati e glorificati dalla Presenza ipostatica, personale, dello Spirito Santo, Spirito de vita divina, perciò Lui chiama se stesso: “Il Pane vivo, disceso dal cielo”.

Il corpo e il sangue di Cristo sono l’Eucaristia; lì Lui ci si offre, da cibo delizioso, nel banchetto Pasquale, come Pane Vivo che ci comunica la Vita eterna di Dio. Attraverso il Pane Eucaristico, la vita di Dio Trinità si converte in noi come il principio di una vita nuova, nell’Eucaristia, diversa all’umana; è vita eterna perché è la vita della Trinità in noi.

Il corpo e il sangue di Cristo, nell’Eucaristia, sono sacrificio spirituale e vivanda spirituale, a ragione della divinità che inabita in essi.

Per il miracolo della Transustanziazione, non c’è più né pane né vino dopo la consacrazione. Le sostanze del pane e del vino sono trasformate nella sostanza del corpo e del sangue di Gesù glorificato. Sono il corpo e il sangue della Persona divina del Verbo di Dio, Persona viva ed eterna.

Perciò nell’Eucaristia c’è la Presenza reale della Persona divina di Gesù. Gesù si trova nell’Eucaristia in maniera sostanziale ed spirituale; vale a dire, l’Eucaristia è la Presenza sostanziale della Persona divina di Gesù. Presenza sostanziale, reale, spirituale, mistica, vuol dire lì, sull’altare, nella realtà, non nella nostra immaginazione.

Perciò quando mangiamo l’Eucaristia, ci sembra di mangiare un poco di pane, ma non c’è più pane: c’è Gesù chi ci si offre da vivanda divina ed eterna.

Nell’Eucaristia, incorporiamo il Dio Gesù alle nostre anime, ma è anche vero che il Dio Gesù ci incorpora al suo corpo, in maniera che noi formiamo con Lui un solo corpo.

Nell’Eucaristia c’è Gesù, ma anche lo Spirito Santo; è Lui ad agire l’opera della nostra santificazione, perché Lui, lo Spirito, viene versato sulle nostre anime ogni volta che mangiamo l’Eucaristia.

In maniera mistica e reale, lo Spirito Santo viene effuso su di noi attraverso il sacrificio sacramentale di Gesù nell’altare.

Perciò la nostra anima, partecipando al banchetto eucaristico, si fa dimora dello Spirito Santo. E questo Spirito deve guidare la nostra vita, deve aiutarci a fare le opere buone dei figli di Dio.

lunes, 21 de febrero de 2011

Il Sacro Cuore di Gesù batte nell'Eucaristia


Il Sacro Cuore di Gesù batte nell’Eucaristia con la forza vitale dell’amore divino della Trinità e con la forza vitale dell’umanità dell’Uomo-Dio Gesù, pienificata dalla divinità. Il suo cuore è il luogo, lo strumento, attraverso il quale si effonde sugli uomini l’amore sostanziale della Trinità, ed è allo stesso tempo il luogo dove gli uomini sono incorporati a Cristo per rendere eterna adorazione a Dio Uno e Trino.

Il Cuore Eucaristico di Cristo è l’ammirabile dono d’amore che la Trinità fa all’anima. Da un canto, il Cuore Eucaristico di Cristo è la più eccelsa espressione dei rapporti trinitari e anche il veicolo più meraviglioso della prolungazione ad extra dei rapporti trinitari[1], perché attraverso il Cuore Eucaristico di Gesù, si prolungano, nel tempo e nello spazio, sull’altare prima e nell’anima dopo, i rapporti d’amore delle Persone divine.

L’amore col quale si amano eternamente le Persone divine è contenuto, nella sua pienezza sostanziale, nel Cuore Eucaristico di Gesù. Perciò questo Cuore di Cristo è il luogo dove la Trinità comunica agli uomini la sostanzialità ipostatica della Persona divina dello Spirito Santo.

Il Cuore Eucaristico di Cristo è il Cuore che, unito sostanzialmente alla Persona divina del Verbo, pienificato dalla gloria e dalla santità di questo Verbo del Padre e pienificato dall’amore della Persona dello Spirito Santo, rende lode, gloria e adorazione eterna a Dio Uno e Trino.

Cristo, presente sostanzialmente ed esistendo spiritualmente nell’Eucaristia, continua e prolunga, sull’altare, nell’Eucaristia, la sua Incarnazione, la quale è, a sua volta, continuazione e prolungazione della sua generazione eterna. Vale a dire, nell’Eucaristia, Cristo è eternamente generato dal Padre, eternamente incarnato, eternamente risuscitato e presente, glorioso e Tre volte Santo, nel grembo di Dio Padre dal quale fu generato.

Nell’Eucaristia, Cristo, l’Uomo-Dio, per lo Spirito Santo che inabita corporalmente in Lui, rende lode, gloria, amore e adorazione a Dio per tutta l’eternità. D’altro canto, il Cuore Eucaristico di Cristo è il luogo dove gli uomini sono incorporati a Cristo e in Lui sono incorporati alla Trinità.

L’eterno scambio d’amore tra le Persone divine viene comunicato ed effuso nel cuore degli uomini attraverso il Cuore Eucaristico di Gesù. Gli uomini ricevono, in ogni Eucaristia, l’amore sostanziale di Dio, lo Spirito Santo, il quale viene deposto, personalmente, nel più profondo dell’essere dell’uomo, affinché l’uomo possa conoscere, amare e godere delle Persone divine.

Il Cuore Eucaristico di Cristo è anche il luogo dove gli uomini possono, in Cristo, per Cristo, con Cristo, uniti a Lui con una unione non semplicemente morale, ma fisica e organica, lodare, amare ed adorare Dio Uno e Trino, già nel tempo, come anticipo della beatitudine eterna.


[1] Cfr. Matthias Joseph Scheeben, Los misterios del cristianismo, Ediciones Herder, Barcelona 1964, 444.