L’Eucaristia è il Pane di Vita eterna, perché non è uno pane materiale, ma corpo e sangue di Cristo, Dio eterno (cfr. Mc 11, 27-33). I farisei si scandalizzano a causa delle parole di Gesù, perché non capiscono la Parola di Dio. Rifiutano Gesù come Dio e credono che ciò che Gesù dice si riferisce al corpo e sangue di Gesù non ancora glorificati. Una visione puramente umana mai può raggiungere il mistero dell’Eucaristia.
Ma Gesù parla da Dio e come Dio sa che Lui lascerà il suo corpo e il suo sangue glorificati come cibo di vita eterna.
Quando Gesù parla di mangiare e bere il suo corpo e il suo sangue, fa riferimento all’Eucaristia, alla Messa: “Se non bevete… se non mangiate”: corpo e sangue di Gesù, presenti sotto l’apparenza del pane e del vino, sono la vita di Dio comunicataci a noi.
Quando Gesù parla con i giudei e i farisei, ha in mente la celebrazione della Messa, l’Eucaristia, che è il suo corpo e il suo sangue colmati e glorificati dalla Presenza ipostatica, personale, dello Spirito Santo, Spirito de vita divina, perciò Lui chiama se stesso: “Il Pane vivo, disceso dal cielo”.
Il corpo e il sangue di Cristo sono l’Eucaristia; lì Lui ci si offre, da cibo delizioso, nel banchetto Pasquale, come Pane Vivo che ci comunica la Vita eterna di Dio. Attraverso il Pane Eucaristico, la vita di Dio Trinità si converte in noi come il principio di una vita nuova, nell’Eucaristia, diversa all’umana; è vita eterna perché è la vita della Trinità in noi.
Il corpo e il sangue di Cristo, nell’Eucaristia, sono sacrificio spirituale e vivanda spirituale, a ragione della divinità che inabita in essi.
Per il miracolo della Transustanziazione, non c’è più né pane né vino dopo la consacrazione. Le sostanze del pane e del vino sono trasformate nella sostanza del corpo e del sangue di Gesù glorificato. Sono il corpo e il sangue della Persona divina del Verbo di Dio, Persona viva ed eterna.
Perciò nell’Eucaristia c’è la Presenza reale della Persona divina di Gesù. Gesù si trova nell’Eucaristia in maniera sostanziale ed spirituale; vale a dire, l’Eucaristia è la Presenza sostanziale della Persona divina di Gesù. Presenza sostanziale, reale, spirituale, mistica, vuol dire lì, sull’altare, nella realtà, non nella nostra immaginazione.
Perciò quando mangiamo l’Eucaristia, ci sembra di mangiare un poco di pane, ma non c’è più pane: c’è Gesù chi ci si offre da vivanda divina ed eterna.
Nell’Eucaristia, incorporiamo il Dio Gesù alle nostre anime, ma è anche vero che il Dio Gesù ci incorpora al suo corpo, in maniera che noi formiamo con Lui un solo corpo.
Nell’Eucaristia c’è Gesù, ma anche lo Spirito Santo; è Lui ad agire l’opera della nostra santificazione, perché Lui, lo Spirito, viene versato sulle nostre anime ogni volta che mangiamo l’Eucaristia.
In maniera mistica e reale, lo Spirito Santo viene effuso su di noi attraverso il sacrificio sacramentale di Gesù nell’altare.
Perciò la nostra anima, partecipando al banchetto eucaristico, si fa dimora dello Spirito Santo. E questo Spirito deve guidare la nostra vita, deve aiutarci a fare le opere buone dei figli di Dio.
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