L’Eucaristia non è un semplice rituale liturgico; non è nemmeno un
semplice ricordo pietoso che fa l’assemblea, ricordando Cristo nella sua croce.
L’Eucaristia è il
sacrificio del Golgota, lo stesso sacrificio in croce. Allora, se è il
sacrificio del Golgota, lì c’è Gesù, e anche, c’è Maria, ai piedi della croce
del suo Figlio. Così dice il Papa Giovanni Paolo II: “E in particolare, quando
celebrando l’Eucaristia ci troviamo ogni giorno sul Golgota, bisogna che vicino
a noi sia colei che mediane la fede eroica ha portato all’apice la sua unione
col Figlio, proprio là sul Golgota”.
L’altare dunque è il
Golgota, il Calvario. Sul Golgota c’è Gesù crocifisso, e ai piedi della sua
croce, c’è Maria, la Vergine Madre. Lei rappresenta la Chiesa, la comunità
messianica, creata dalla Parola di Gesù, nata dal sacrificio di Gesù nella
croce.
Nella croce, Gesù ci fa il dono della sua Madre,
perciò Maria è la Madre di tutti coloro che nascono alla vita nuova ed eterna
per mezzo del sangue di Gesù versato sulla croce.
In ogni Eucaristia, ci troviamo sul Golgota, davanti a
Gesù, ai piedi della croce. Ma ci troviamo anche ai piedi di Maria, la nostra
Madre. Maria è di Persona, in mezzo a noi, nella realtà e non solo nel ricordo.
Da figli di questa Madre, ad imitazione di Giovanni,
il discepolo amato, dobbiamo noi avere un atteggiamento spirituale filiale
verso la nostra Madre del cielo.
Da figli, dobbiamo ascoltare ciò che la Madre ci dice,
e la Madre ci dice: “Fate ciò che Lui vi dica”.
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