miércoles, 2 de abril de 2014

Grande è la tua fede


“Grande è la tua fede” (cfr. Mt 15, 28). Il nostro Signore Gesù Cristo loda la fede della donna cananea. Non si tratta della fede naturale, quella che noi utilizziamo tutti i giorni, mediante la quale la ragione accetta una verità che non conosce con certezza, così come quando qualcuno che non conosciamo, ci dice il suo nome.
            Gesù parla della fede sopranaturale, vale a dire, quell’assenso che l’uomo, mosso dalla grazia divina, fa alla Rivelazione.
            Questa fede soprannaturale è la radice della nostra contemplazione dei misteri: del mistero della Trinità, della generazione e incarnazione del Verbo, del mistero del male. Senza fede, non possiamo contemplare questi misteri. È la fede quella che ci permette fare atti di fede, credere nei misteri divini.
            Gesù loda la fede della donna cananea. Ma, cosa è la fede? L’atto di fede non è un atto che scaturisce dalle forze umane: è una illuminazione e una mossa dello Spirito Santo.
            Fare un atto di fede implica l’essere illuminato dalla luce che esce dal grembo di Dio per accettare la Verità divina.
            Come si verifica l’atto di fede? Prendiamo una proposizione di fede: “Gesù Cristo è l’Uomo-Dio”. Davanti a questa proposizione, né la ragione né la volontà possono reagire, rimangono fermi, senza muoversi. Le forze naturali della ragione e della volontà sono assolutamente insufficienti per potere accettare questa proposizione. Di conseguenza, davanti a questa proposizione, “Gesù è l’Uomo-Dio”, l’uomo senza fede rimane fermo, perché le sue potenze naturali sono ferme.
            La ragione e la fede hanno bisogno, dunque, per accettare questa proposizione, della vita e della luce divina. Soltanto illuminate e mosse dalla luce divina, le potenze si muovono: la volontà muove alla ragione a dare l’assenso.
            L’uomo con fede, l’uomo illuminato dallo Spirito Santo, davanti alla proposizione: “Gesù è l’Uomo-Dio”, fa l’atto di fede, dice: “Sì, credo”, ed agisce in conseguenza, perché la fede, illuminando la ragione e movendo la volontà, fa sì che l’anima aderisca a Dio. Fa desiderare a Dio e porta alla consegna di tutto il suo essere nelle mani di Dio.
            La fede, dunque, illuminazione e mossa dello Spirito sopra le potenze dell’anima, fa che l’uomo esprima con le opere ciò che ha creduto: la fede forma la coscienza del cattolico e guida tutta la sua attività verso Dio.
            Che cosa ci fa conoscere la fede? Qual è l’oggetto della fede? L’oggetto della fede è la Persona di Cristo e la sua azione salvifica su di noi, vale a dire, la nostra giustificazione. La fede in Cristo ci fa conoscere cosa è l’essere giustificati da Cristo: la giustificazione non è soltanto un cambiamento morale dello spirito come conseguenza della remissione dei peccati. La giustificazione non è un cambiamento psicologico, né si verifica a livello mentale. Questo è soltanto un effetto. La giustificazione in Cristo, quella che la fede ci fa conoscere, non è soltanto questo: è principalmente un mistero soprannaturale che provoca un vero e profondo cambiamento dell’essere spirituale dell’uomo, vale a dire, è un cambiamento a livello metafisico.
            La giustificazione è un mistero inaccessibile alla ragione umana, che può essere soltanto conosciuto alla luce della fede. La giustificazione consiste in un’ammirabile rinnovamento e trasformazione del nostro essere spirituale, della nostra anima, prodotti entrambi dalla luce di Dio.
            Ciò che la fede ci fa conoscere è la misteriosa rigenerazione della nostra anima, come una nuova nascita, prodotta dalla luce che scaturisce dall’intimità del grembo del Padre, prodotta da Cristo, Dio da Dio, Luce da Luce. Cristo, Luce divina che splende eternamente nel seno del Padre, ci rigenera il nostro essere nel battesimo, non soltanto togliendoci il peccato, ma anche donandoci la sua vita divina, il suo stesso Spirito Santo, in maniera tale che allo stesso momento, siamo giustificati –perdonati- e santificati, vale a dire, abbiamo in noi la vita divina.
            La fede ci fa conoscere questo mistero della rigenerazione del nostro essere spirituale che inizia a partecipare della vita divina, per la potenza divina di Cristo.
            La fede però non ci fa soltanto conoscere la giustificazione di Cristo: siccome la fede è un germoglio di vita divina sigillato nell’anima, un focolare della luce di Dio che brilla nel più profondo del nostro essere, la fede è la radice, il motore di tutta l’attività dell’uomo battezzato, che spinge l’uomo verso Dio, fonte di giustizia, e atrarre la grazia giustificante di Dio verso l’uomo.
            Vale a dire, da un lato, noi siamo stati già salvati dalla giustificazione di Cristo; abbiamo ricevuto nel battesimo il suo perdono e la sua vita; per pura e gratuita misericordia sua; d’altro lato, dobbiamo incessantemente metterci in contatto con la fonte di grazia, atrarre continuamente la giustificazione di Dio, tendere senza stancarci verso Dio, e questo movimento verso Dio la fa la fede, perciò la fede è il motore della vita del cattolico, del figlio di Dio.
            La fede, dunque, luce divina sigillata nell’anima dallo Spirito Santo, ci fa conoscere i misteri di Cristo e ci fa agire verso Cristo. La fede è, insieme ai sacramenti, la nostra maniera di unirci al Verbo di Dio, Gesù.
            Quale applicazione pratica? Questa fede, questa luce divina che brilla nel più profondo dell’essere del battezzato, deve inanzittutto illuminarci circa il mistero più affascinante, più meraviglioso di tutti, che è quello della transustanziazione, la conversione della sostanza del pane e del vino nel corpo e sangue di Gesù.

            La fede deve illuminarci per farci vedere la Messa come ciò che è nella realtà: l’attuazione mistica, reale, nel nostro oggi, qui e adesso, del sacrificio del Calvario. La fede deve farci vedere Cristo crocifisso sull’altare, che ci fa il dono del suo corpo e il suo sangue nell’Eucaristia; deve farci ascoltare il Verbo Eterno del Padre che pronunzia le parole della consacrazione; deve muoverci a riconoscere Gesù come il Figlio di Dio, come l’Uomo-Dio, e deve farci adorarlo in spirito e verità. 

No hay comentarios:

Publicar un comentario