Il Padre e Vignatore è Cristo, l’Uomo-Dio; i figli
sono i figli adottivi di Dio, i battezzati; la Vigna è la Chiesa Cattolica
(cfr. Mt 21, 28-32). Gesù ci dice:
“Io sono il Signore, vostro Dio, e vi invio a lavorare nella mia Vigna, la
Chiesa, per la salvezza delle anime”.
Cristo invia i suoi figli
a lavorare nella sua Vigna, la Chiesa, ma non li invia da soli. Quando Lui
invia, invia col suo Spirito Santo, presente personalmente nell’anima del
battezzato; perciò il rifiuto alla sua richiesta è rifiuto al Suo Spirito
d’Amore. Cristo invia, ma i suoi figli sono liberi a decidere per o contro
Cristo: per Cristo, seguendo il suo invito, lavorare nella sua Chiesa; contro
Cristo, seguendo lo spirito umano, lavorando per se stessi, non per il Regno di
Dio né per la salvezza delle anime.
Alla stessa chiamata di
Gesù ci sono dunque due modi diversi di rispondere: uno, guidato dallo spirito
umano, che porta in sé il germoglio della superbia e dell’egoismo; l’altro
invece, guidato dallo Spirito di Cristo, lo Spirito Santo, che porta in sé
l’umiltà, la generosità, l’amore di Cristo.
Seguendo se stesso,
l’uomo rifiuta l’invito di lavorare nella Vigna di Cristo e, lontano da Cristo,
dominato dal suo egoismo, lavora soltanto per aumentare la sua ricchezza. Fa
del lavoro non un mezzo di santificazione, ma un mezzo per accumulare ricchezze
col sudore altrui. Dio non protegge questi lavoratori, che in questa maniera
non fanno la volontà del Padre; anzi, guarda loro col rigore divino.
Seguendo invece Cristo,
accogliendo col cuore il suo invito a lavorare nella sua Vigna, l’uomo, il
figlio di Dio, invaso e penetrato dallo Spirito di Cristo, lavora insieme a
questo Spirito, che è lo Spirito d’amore verso Dio e il prossimo, Spirito che
rende il lavoro santo e fruttifero. Come dice una santa: “Questo amore di Dio e
di prossimo è come l’erpice che pulisce il suolo dalle erbe nocive dell’egoismo
e dalle male passioni; è come la zappa che scava un anello intorno al tralcio
perché sia isolato dal contagio d’erbe parassite e nutrito di fresche acque
d’irrigazione; è sole che matura i frutti del buon volere e ne fa frutti di
vita eterna”.
Al lavorare nella Vigna
di Cristo col suo Spirito Santo, i vignatori udranno con giubilo senza misura queste
parole dal Padre Eterno: “Venite, miei fecondi tralci innestati con la Vera
Vite. Voi vi siete prestati ad ogni operazione, anche se penosa, pur di dare
gran frutto, e ora a Me venite densi dei succhi dolci dell’amore Verso Me ed il
prossimo. Fiorite nei miei giardini per tutta l’eternità”.
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