“Epifania” viene dal greco e significa “manifestare”,
vale a dire, fare palese, scoprire, rivelare. Si scopre ciò che era coperto da
un drappo, si rivela ciò che era occulto sotto di un panno.
Chi è quello che scopre,
quello che rivela? Chè cosa scopre e rivela?
È Dio Colui che si
auto-rivela in Gesù. Dio Uno e Trino, si scopre se stesso, nella storia,
davanti agli uomini. Dio Uno e Trino si manifesta in Cristo. Gesù, il Verbo di
Dio, si rivela nascosto sotto le veste di un Dio Bambino.
La maestà divina di Dio Trino ci si manifesta
nell’umanità santa del Bambino Gesù. Nel Bambino Gesù Dio ci mostra la pienezza
del suo disegno di amore verso di noi: il Bambino Gesù è il Figlio Eterno che nello
Spirito Santo ci rivela il Padre. Per il Figlio vediamo il Padre nello Spirito.
Dio Invisibile si manifesta agli uomini mediante la natura umana visibile di
Gesù.
Ciò che era nascosto
dall’inizio dei tempi, si scopre in Gesù, si manifesta in Lui: Dio Uno e Trino
scende per stabilire una Alleanza con gli uomini, affinché questi siano salvi e
portati al seno della Trinità.
Il Bambino Gesù è la
manifestazione dell’Essere divino, vale a dire, della Luce, la Pace, la Verità
di Dio, che viene ad illuminare le tenebre, a togliere l’inimicizia e la
menzogna del cuore degli uomini. Il Bambino Gesù è la manifestazione della
nostra via di salvezza: Lui stesso, perché non c’è un’altra via.
La debolezza dell’umanità
di Gesù è l’istrumento per la manifestazione dell’onnipotenza divina: Dio ci
salverà attraverso la passione e porte dell’umanità di questo Bambino.
Perché Dio fa la sua
epifania, la sua manifestazione, da Bambino? Perché vuole venire a noi come un
Bambino? Essendo Lui Onnipotente, noi le sue creature, ¿non potrebbe
manifestare la sua gloria divina in un'altra maniera? Potrebbe farlo, ma Dio ci
si rivela in un Bambino, affinché gli uomini non abbiano paura per avvicinarsi
a Lui: un bambino non causa paura, è la rappresentazione della tenerezza, della
bontà, dell’innocenza.
L’Essere Eterno, Infinito, Onnipotente, diventa
finito, nasce nel tempo, si fa debole, un Bambino, senza lasciare di essere
Dio, affinché noi prendiamo la decisione di rivolgerci verso di Lui, senza
paura.
In Gesù, il Dio tre volte
santo ci dice: “Eccomi, Sono Io, il tuo Creatore, il tuo Salvatore. Il Dio tuo
che ti vuole bene, sono venuto da te come Bambino, affinché tu non possa
scappare dal mio amore. Vieni a me, Io non solo ti perdono tutte le tue offese
verso di me, voglio darti tutto il mio Regno affinché tu possa gioire con me
per sempre. Vieni, non sei più servo, ma il mio amico”.
Gesù è la Porta Aperta
che ci conduce al Padre.
Il Dio Gesù si manifesta
attraverso l’umanità assunta, e realizza attraverso il suo corpo umano, i
miracoli che confermano ciò che era stato detto dalla sua Parola: Lui è Dio, il
Figlio del Padre, l’Emmanuele, Dio venuto in mezzo a noi. Gesù agisce mediante
la sua umanità, la quale gli serve da ponte e da strumento al Verbo divino; il
Verbo eterno manifesta il suo potere attraverso il corpo umano del Bambino
Gesù. Nei tempi di Gesù, coloro che vedevano a Gesù, vedevano, toccavano,
parlavano col Verbo eterno del Padre. Attraverso l’umanità santa di Gesù,
parlavano col Verbo eterno.
Quando i Magi si avvicinarono
a Gesù, ispirati, illuminati e mossi dallo Spirito Santo, riconobbero il Verbo
nel Bambino; videro il Figlio eterno in Gesù e adorarono il Bambino come Dio,
perché è Dio. Guidati dallo Spirito Santo, riconobbero Gesù Dio attraverso la
debole umanità del corpo del Bambino Gesù, e lo adorarono.
Come possiamo fare noi
per adorare Gesù, se Lui è risuscitato, è salito in cielo, e siede alla destra
del Padre?
Non abbiamo il Bambino
Gesù per adorarlo, come fecero i Magi? Se Gesù è Onnipotente, deve manifestarsi
in qualche modo. Come si manifesta oggi Gesù? Come è oggi la sua Epifania?
Gesù salì in cielo, ma è
rimasto anche tra noi nell’Ostia. Lui ci dona, in ogni messa, l’Eucaristia, che
è Lui stesso.
I Magi guardarono al
Bambino Gesù nel presepe con gli occhi del corpo e riconobbero la divinità di
Gesù occulta nella sua fragile umanità, e lo adoriamo nella sua umanità.
Noi contempliamo a Gesù
con gli occhi della fede, e riconosciamo la sua divinità occulta nella
fragilità dell’Eucaristia, e lo adoriamo nelle specie eucaristiche.
Oggi, come ieri e come
sempre, Gesù continua a manifestarsi; ieri, nella fragile veste del corpo di un
Bambino; oggi, sotto la fragile veste dell’apparenza del pane e del vino.
Oggi, come ieri e come
sempre, Gesù si manifesta come Dio Salvatore dell’umanità.
Ogni messa è una
misteriosa Epifania del Dio eterno Gesù.
L’Eucaristia è Gesù in
Persona, è l’Epifania di Gesù per noi.
In ogni Eucaristia, come
a Betlemme due mille anni fa, Gesù ci si manifesta come il Verbo Incarnato,
Salvatore delle nostre anime.
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